UFC – Ci piacerebbe, probabilmente, raccontare più episodi del genere. Perché magari molti sono convinti che, alla base del trash talking non vi sia animosità personale e livore, che sia – per citare Conor McGregor nella pausa tra un round e l’altro del famoso match di UFC 229 contro Khabib Nurmagomedov – only business. E per carità, spesso è anche così.
Non era, però, il caso di Luke Rockhold e Michael Bisping. Il primo, atleta di una classe immensa, ex campione pesi medi UFC e dotato – suo malgrado – di una forma mentis che talvolta lo ha tradito nei momenti top della sua carriera. Il secondo? Pure, ma più “operaio”.
I soggetti in questione si erano scontrati due volte, nel corso della loro carriera in UFC: la prima volta l’8 novembre del 2014, in un match a senso unico che stava lanciando l’ex campione pesi medi Strikeforce verso la chance titolata contro Chris Weidman. Finì con una sconfitta per ghighiottina al secondo round. L’altro match, invece, fu probabilmente uno degli upset più clamorosi della storia: con soli 17 giorni di preavviso, Michael Bisping stese in 3 minuti e mezzo Luke Rockhold diventando il primo campione britannico della storia UFC.
Una roba che, fidatevi di uno che al tempo seguiva da poco le MMA, era talmente grossa e inaspettata che fece gridare al miracolo anche il fan più casuale – come lo ero io, d’altronde -. Nei mesi antecedenti seguirono diversi scontri accesissimi sul piano verbale, dal “Conte” che disse di aver mandato anni prima Rockhold KO in allenamento allo stesso Luke che disse peste e corna del britannico, giudicato non all’altezza.
Ecco, adesso da grandi uomini hanno dimenticato tutto, si sono chiariti e ci hanno messo una pietra sopra. E il tutto è immortalato in un video ripreso direttamente da Bisping e postato sul suo profilo Instagram, dove lo si vede scherzare con Rockhold mentre quest’ultimo si allena all’RVCA Sport, storica palestra di riferimento dell’inglese ormai trapiantato in America. E intanto proseguono gli allenamenti dello stesso Rockhold, che – ricordiamo – ha chiamato in causa Marvin Vettori per un match di rientro nel corso di una intervista a Submission Radio.
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