UFC – Se stavate pensando che la sconfitta con Brunson sarebbe stata un bagno d’umiltà per Kevin Holland, vi sbagliate di grosso. “Trail Blazer” era reduce da un 2020 da incorniciare, con 5 vittorie di fila (record di vittorie in un anno solare in UFC) e tre bonus “performance of the night” annessi. La notte di sabato 20 marzo, però, tutti i sogni di gloria sembravano essersi infranti contro la solidità, l’esplosività e l’esperienza di Derek Brunson, con Holland autore di una prestazione davvero deludente. Lo sconfitto però, non ci pensa neanche a stare zitto:
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Resterò me stesso finchè non muoio, non ho mai detto che volevo diventare campione, ho detto che volevo divertirmi ed è quello che ho fatto…Grazie Mick Maynard, UFC e Dana White per l’opportunità, adesso tornerò alla lavagna. Ci vediamo presto Khabib, un tuo piccolo consiglio e ho portato a terra qualcuno che non era mai stato atterrato nell’ottagono, sei davvero un genio della lotta
ha detto Brunson su Instagram, dove è tornato in seguito sulla questione. Dana White ha parlato di un “crollo mentale” di Holland durante il suo ultimo incontro, imputando a questo la sua pessima prestazione: è stato tenuto a terra per quasi 17 minuti su 25, molto discutibili le sue chiacchierate nella pausa tra i round.
Holland dal canto suo, ha parlato nelle interviste post-evento di una discesa di categoria: andrebbe così a combattere nei pesi welter, a 170 libbre. Mossa che era nell’aria già da tempo, rinforzata anche dal fatto che si sia presentato a 183 libbre sulla bilancia per quest’ultimo incontro. Ha dichiarato inoltre che sta lavorando con un nutrizionista e che il debutto nella nuova categoria potrebbe essere molto vicino.
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