UFC 261 – Le luci si sono spente, lo show è finito. Kamaru Usman si è preso ancora una volta la scena, sovrastando il suo avversario e lanciando se stesso in alto nella corsa al miglior atleta P4P della UFC. Ad oggi, ancor più di prima, appare inevitabile lo strapotere del campione in carica. Kamaru ha praticamente completato il primo “giro” di top 10 welterweight nel mondo e si appresta a ricominciare a demolire tutti, un’altra volta, ancora una volta.
Però, tolta l’unica vera gigantesca certezza che abbiamo, la divisione pesi welter appare più complicata e ingarbugliata che mai. Attualmente i top 5 della divisione non si sono mai sfidati tra di loro, continuando a seguire un complesso sistema di trash talking e ad autoproclamarsi prossimi in fila per un match titolato. Eppure chi da diritto all’uno piuttosto che all’altro?
Dana White ha dichiarato: “Colby è il prossimo!” ma Covington, dalla brutale sconfitta con Usman, ha combattuto una sola volta, contro un Tyron Woodley in palese fase calante e fuori dalla classifica dei top da tanto tempo. Kamaru, giusto per dire, ha già combattuto per ben tre volte dal loro incontro! Oltre alla rivalità (e quindi alla possibilità di vendere bene il fight), quale merito sportivo ha Colby?
Leon Edwards sfiderà Nate Diaz nelle prossime settimane nel primo co-main non titolato da 5 round, ha una buona winning streak ma non combatte seriamente da più di un anno, tolto un round contro Belal finito in malo modo per un eye poke; in più Usman lo ha già battuto nel 2015. Il campione in carica si è detto disponibile a sfidare il vincitore di Diaz vs Leon ma per Leon vale lo stesso discorso di Colby: non ha battuto nessun top 5 dunque quale merito sportivo avrebbe per sfidare il campione? Lo stesso Colby, inoltre, ha rifiutato un match con Edwards, mentre Edwards ha rifiutato un match con Wonderboy: il cosiddetto gioco delle tre carte.
Burns (che ha perso questo febbraio) e Wonderboy si sfideranno prossimamente. Questa è una buona notizia perché smuoverà le cose nei ranking, candidando in caso di vittoria Wonderboy alla sfida titolata, ma se ne parlerà quantomeno l’inverno prossimo. Sempre ammesso batta Burns. Wonderboy è ad un capitolo particolare perché la UFC ha chiaramente fatto capire che lo vede più come un veterano da sfruttare per lanciare nuovi atleti piuttosto che un potenziale futuro campione, complici anche la bonarietà con cui si comporta e la scarsa attitudine al trash talking, tanto da meritarsi l’appellativo ufficioso di “Nicest MoFo on the planet” (il più gentile figlio di buona donna del pianeta), in opposizione a quello che era di Masvidal. Tuttavia lui non ci sta e crede ancora di poter ambire al titolo tanto agognato dopo esserci andato vicino nei due match contro Woodley nel 2017.
Cosa ne sarà dunque dei pesi Welter? Difficile dirlo. La sensazione è che Usman voglia continuare a combattere spesso e Dana abbia tutte le intenzioni di spremerlo per tirar fuori super fight come sono stati quelli con Masvidal. Le due opzioni più probabili sono il rematch con Colby (anche se Usman vorrebbe farglielo sudare di più) o il vincitore di Edwards-Diaz, entrambi sarebbero match remunerativi e che aggiungerebbero un ulteriore valore ad una carriera già dominante del campione.
Quel che è certo è che dopo prestazioni come quella di sabato notte avversari realmente degni del campione non ce ne siano e che Kamaru si avvicini, sempre di più, a GSP, pronto a superarlo.
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