UFC – Georges St-Pierre a distanza di un decennio ricorda l’incontro con l’americano Jake Shields valevole per il titolo dei pesi welter a Ufc 129.
Era il 30 Aprile 2011 quando oltre 55000 fan riempirono il Rogers Centre di Toronto per quello che all’epoca fu il più grande evento Ufc di sempre, il primo in Canada dopo la legalizzazione delle arti marziali miste.
Il main event vedeva in palio il titolo di GSP, già all’epoca uno degli artisti marziali più famosi, contro l’americano Shields, proveniente da Strikeforce.
𝐋𝐄𝐆𝐄𝐍𝐃𝐀𝐑𝐘!!#OnThisDay 10 YEARS AGO: @GeorgesStPierre and Jake Shields headlined the first UFC event in Toronto, and the company's first ever stadium show 🇨🇦🏆
📺 Rewatch UFC 129 in full on @UFCFightPass! pic.twitter.com/hs9H2EpVAn
— UFC Canada (@UFC_CA) April 30, 2021
Fu un incontro che come da pronostici vide GSP vincere ma non in un modo spettacolare come tutti si aspettavano.
GSP racconta ai microfoni di Ufc.com della pressione che prese il sopravvento su di lui e del rimorso per non aver ottenuto una vittoria spettacolare.
“Quando il ragazzo è venuto a prendermi dal mio spogliatoio per fare la passeggiata fino all’Ottagono, ricordo che sono andato nel corridoio e ho visto quante persone erano presenti. È stato fantastico, non avevo mai visto niente di simile prima di un combattimento, ma non mi importava perché avevo già in mente quello che dovevo fare. Volevo andare là fuori e dare ai fan un knockout memorabile, ma non fu così. La pressione c’era perché me la mettevo addosso; Non lascio mai che qualcosa dall’esterno, per così dire, provi a interrompere la mia concentrazione. È stata colpa mia, ho messo troppa pressione su me stesso“, ha detto GSP.
Durante l’intervista GSP racconta anche di un particolare passato inosservato, l’infortunio all’occhio, che lo ha portato ad essere cieco per una buona parte dell’incontro.
“Volevo dare ai fan un grande knockout, ma a volte non è una buona cosa quando lasci che le tue emozioni prendano il sopravvento. Quando vuoi il knockout, non succede. Succede quando sei veloce e sciolto. Penso che sia uno dei motivi per cui è stata una brutta giornata per me. Ho vinto, ma è stata una brutta giornata, mi sono infortunato agli occhi e sono rimasto cieco per circa metà dell’incontro. Ho vinto, ma avrei voluto dare di più ai tifosi “, ha aggiunto GSP.
GSP non è nuovo a dichiarazioni sull’odio per la lotta e la pressione che ne deriva, e anche se può non aver vinto in modo spettacolare tutti gli incontri della sua carriera, è affascinante quanto malgrado tutti i problemi di ansia di cui soffre sia stato uno dei più grandi artisti marziali di sempre.
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