UFC, GSP: “Dana White mi ha impedito di combattere contro Oscar De La Hoya”

UFC – Il 3 novembre del 2017 George St – Pierre faceva il suo ritorno nell’ottagono dopo essersi ritirato per la prima volta nel 2013. Con una sottomissione vinceva il titolo dei pesi medi, togliendolo a Michael Bisping e diventando il quarto atleta nella storia ad aver vinto un titolo in diverse categorie di peso. 34 giorni dopo, renderà vacante il titolo e si ritirerà, definitivamente. Forse.

Nel corso degli ultimi anni si è tanto parlato di un ritorno di GSP in un dream match contro Khabib. George si è sempre detto disponibile, e i fan hanno sperato nell’annuncio di un match tra due dei migliori di sempre. Purtroppo per noi tutti, il ritiro di Khabib appare definitivo. E i piani di George sono nuovamente cambiati.

La promotion di boxe Triller Fight Club – sì, proprio quella di Jake Paul vs Ben Askren – gli ha offerto un match epico contro la leggenda Oscar De La Hoya. Tuttavia, quando nel 2017 rinegoziò il suo contratto con la UFC, GSP siglò un accordo multimilionario di assoluta esclusiva. Questo vuol dire che se GSP vuole competere fuori dalla UFC, deve chiedere il permesso a Dana White. Il quale non è decisamente un fan di Triller fight club.

Durante la conferenza dopo UFC 261 alla domanda “ti sei opposto ad un potenziale match tra GSP e De La Hoya?”, ha risposto:

Sono dei grandissimi idiotiChi se ne frega di loro? Non importa niente a nessuno, [riferendosi al giornalista] a te importa qualcosa? Sono irrilevanti. Mi chiamano ogni giorno, ma non rispondo neanche alle telefonate. Non me ne frega niente di loro, non vi voglio parlare. Andatevene a quel paese.”

Con la sua solita pacatezza George, ha risposto in merito alla questione:

“Capisco che Dana non voglia farmi combattere. Sarebbe stato divertente, perché la mia carriera nelle MMA è finita, ho 40 anni. Ma sarebbe stato un sogno combattere contro il leggendario Oscar De La Hoya. In più, tantissimi soldi sarebbero stati dati in beneficienza. Sarebbe stato molto divertente.”

Nessun accusa o rammarico nei confronti di Dana, piuttosto dispiacere per l’occasione mancata. È chiaro che per un atleta di così grande successo e fama come GSP, non sarà un match mancato contro De La Hoya a fargli perdere il sonno. 

Sulla questione è intervenuto anche un altra leggenda delle MMA, Anderson Silva, recentemente rilasciato dalla UFC.

Non capisco perché [Dana] trattenga George. Non ha senso. George è un combattente, non puoi impedirgli di combattere. È come trattenere un leone in una gabbia, il leone muore. È una cosa terribile quella che stanno facendo. Veramente terribile.”

A differenza di George, Silva non ci è andato per niente piano. Complice, probabilmente, un rapporto molto teso con la UFC, soprattutto negli ultimi anni. Insomma, Anderson ha i suoi buoni motivi per avercela con Dana e con la compagnia.

Non sappiamo se Dana libererà mai GSP dai suoi vincoli contrattuali. Conoscendolo, non lo farà per spirito di puro altruismo. Staremo a vedere, intanto il presidente di Triller Fight Club, Ryan Kavanaugh, ha offerto 250 mila dollari a Dana per far avvenire il match. Chissà come andrà a finire!

 

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2 anni ago
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Written by Luigi Russo
Nato nel '96 e cresciuto a Napoli da madre cosentina e padre casertano, studio medicina, e nel tempo libero viaggio in giro per il mondo e mi incanto guardando le MMA.

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