UFC, Michael Bisping si unisce al coro:” Il vecchio Conor McGregor non esiste più”

UFC – Nel mondo delle MMA, e soprattutto della UFC, è importante, quasi quanto quello che avviene nell’ottagono, quello che avviene fuori. Il “trash talking” è diventato una componente importantissima negli ultimi anni per aumentare l’attesa e l’interesse intorno ad un fighter o ad un match. Affianco a questo, creare il proprio personaggio e la propria leggenda sono due aspetti fondamentali. Michael “The Count” Bisping ha costruito la sua intera carriera su tre semplici aspetti: trashtalking insuperabile, un personaggio unico nel suo genere e tanto, ma tanto, sangue.

La schiettezza del Conte non è una novità. Nel 2016 a UFC 205 quando Romero batté Weidman e provò a sfidarlo nell’intervista dopo il match, fece il terzo dito e lo mandò a quel paese in diretta televisiva. O ancora di quando ridicolizzò il povero Luke Rockhold dopo avergli tolto il titolo, mostrandogli, anche lì, il dito medio. Questa volta è toccato, invece, a Conor McGregor essere vittima della sincerità di Bisping.

Non sappiamo se corra buon sangue tra i due, sicuramente non c’è tutto questo affetto reciproco. Nel 2016 quando McGregor si disse “felice a salire anche nei pesi medi”, Bisping, all’epoca campione, lo liquidò semplicemente con un “gli staccherei il collo. Quello che fa a 145 e 155 libbre è fantastico, ma nei medi? Ma dai!“. E ancora, l’anno scorso, quando McGregor stilò la sua personale lista dei migliori, si riferì a Bisping come “il combattente con un occhio solo“. Michael non la prese benissimo.

Quando a gennaio Conor fu finalizzato da Dustin Poirier, Bisping disse “non mi bevo che il motivo della sconfitta sia dovuto all’inattività. In molti dicono che la ruggine sia una questione mentale e lo è“. Sintetizzò quello che, probabilmente, è pensiero comune per molti tifosi (e non) della stella irlandese. Ed ha rincarato la dose pochi giorni fa parlando con talkSPORT.com.

È pieno di soldi. Compra orologi e yacht da milioni di dollari, va in giro sulle Rolls Royce. Come diceva Holyfield, è difficile alzarsi e andare a correre alle 6 del mattino se dormi in lenzuola di seta.”

Il problema delle motivazioni mancanti di McGregor è un dibattito che divide la comunità delle MMA, soprattutto in chi spera che, ritrovando le motivazioni, ritorni a vincere il titolo. Tuttavia appare che l’irlandese continui a fare la “bella vita” a Dubai, trascorrendo le giornate in lussuosi alberghi e spiagge. Sarà l’ennesimo gioco mentale?

“Il vecchio Conor McGregor è come il vecchio me. Semplicemente non esiste più.

Chiosa The Count. Torto o ragione, sicuramente non si può dire che Bisping non si sia esposto. A luglio la trilogia con Dustin Poirier farà il suo corso e avremo le nostre risposte, belle o brutte che siano. Riuscirà McGregor a tornare ai fasti di un tempo o la sua carriera (e l’aspirazione per il titolo) raggiungerà il capolinea? Lo scopriremo presto.

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2 anni ago
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Written by Luigi Russo
Nato nel '96 e cresciuto a Napoli da madre cosentina e padre casertano, studio medicina, e nel tempo libero viaggio in giro per il mondo e mi incanto guardando le MMA.

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