Questa sera a UFC Fight Night: Korean Zombie vs Ige, combatterà il veterano Matt Brown. Dato che con Twister MMA amiamo riportare storie incredibili del mondo delle MMA, ecco raccontata la vicenda di quando Matt Brown diede un pugno ad un fan e poi due giorni dopo un ex coach di jiu-jitsu lo attaccò.
Era il 16 maggio 2016, due giorni dopo UFC 198, evento tenuto in Brasile in cui Matt Brown fu sconfitto da Demian Maia per strangolamento da dietro. Brown stava per tornare negli Stati Uniti, quando un suo vecchio coach brasiliano, Rodrigo Botti, lo colpì di fronte all’albergo dove aveva alloggiato in quei giorni, dandogli un pugno senza preavviso.
Come si vede dal video, Botti è stato subito portato a terra e colpito più volte, per poi essere bloccato e arrestato.
Inizialmente si pensava fosse un fan ad averlo attaccato, dato che quello che era successo giorni prima alla cerimonia del peso.
Le aggressioni a UFC 198
Brown, dopo aver subito il classico coro brasiliano dalla traduzione “Devi morire”, aveva aizzato contro di se la folla, dandogli le spalle e mostrando il dito medio più di una volta:
Il giorno dopo, entrando nell’ottagono, ha trovato il pubblico brasiliano pericolosamente esaltato. Più di un fan ha cercato di colpirlo alla testa. Matt Brown ha reagito colpendone uno con un pugno in faccia:
A fare luce su chi fosse l’uomo che aveva attaccato Brown davanti l’albergo è poi stata la moglie con un due tweet:
Not a random fan who attacked Matt. It was Rodrigo Botti who is an absolute psycho.
— Colleen Brown (@Mrs_Immortal) May 15, 2016
In Feb 2015 Matt wore wrestling shoes on mats and Botti got pissed..shoved Matt so Matt fought back. Botti called cops like a wimp.
— Colleen Brown (@Mrs_Immortal) May 15, 2016
“Non era un fan a caso ad aver attaccato Matt. È stato Rodrigo Botti. che è un totale psicopatico.
Nel febbraio 2015 Matt ha indossato scarpe da wrestling sul materassino e Botti si è arrabbiato. Ha buttato fuori Matt così Matt ha risposto a tono. Botti ha chiamato la polizia come un codardo”.
Per fortuna Brown non si è fatto male, e lo stesso giorno è tornato a casa negli Stati Uniti.
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