Conor McGregor vs Dustin Poirier 3 è ormai alle porte. Sabato 10 luglio sapremo una volta per tutte se “The Notorious” è tornato per restare, o se milioni di fan dell’irlandese resteranno di nuovo delusi. In occasione di questo attesissimo match, vi racconterò la storia di quando Conor diede un pugno ad un esponente del cartello irlandese, trovandosi con una taglia sopra la testa.
La prima notizia arrivò dal giornale irlandese Indipendent il 28 novembre 2017. L’articolo diceva che una “celebrità irlandese molto conosciuta” aveva dato due pugni in viso ad un esponente del cartello di Kinahan. Tra le tante operazioni criminali, il cartello di Kinahan è da sempre implicato con il mondo della boxe, creando ad esempio la promotion MTK Global, con cui hanno lavorato anche Tyson Fury e Anthony Joshua.
L’Indipendent riportava che questa celebrità aveva cercato di iniziare una rissa con un uomo giovane, allora il membro della mafia irlandese (dell’età di 50 anni) è intervenuto, ed è stato colpito due volte. Poco dopo, ecco che Conor esce allo scoperto rivelando di essere proprio lui quella celebrità:
La polizia irlandese ha affermato di sapere dell’accaduto, ma di non essere intervenuta perché non è arrivata alcuna denuncia. In assenza di dichiarazioni ufficiali delle autorità quindi, la ricostruzione dei fatti è avvenuta solamente attraverso rumor, di cui non possiamo garantire l’assoluta veridicità.
Il The Irish Sun ha rivelato che il pub in questione era il Black Forge, e l’uomo che si è preso due pugni in faccia da Conor McGregor era il padre del noto criminale Graham ‘The Wig’ Whelan, esponente di spicco della mafia irlandese.
Secondo una fonte del The Sun, il boss del cartello di Kinahan ha chiesto un risarcimento di 900.000 euro. Altre fonti non confermate dicono invece che la stessa cifra sarebbe stata messa come taglia sulla testa di Conor.
Foto pubblicata su Facebook alle 23:36 di quella notte, nel pub Black Forge
La reazione di Conor McGregor
“The Notorious” non è sembrato per niente impaurito dalle minacce. Uscendo da un’aula di tribunale per una multa per eccesso di velocità, sembra addirittura aver sfidato il cartello gridando alle telecamere “Venite a prendermi!”:
Su twitter poi, dopo che Floyd Mayweather lo ha preso in giro per la taglia sulla testa, ha risposto dicendo “Sono io il cartello”:
I am the cartel.
— Conor McGregor (@TheNotoriousMMA) January 10, 2018
Secondo un giornalista d’inchiesta Paul Williams, Conor si è trovato in serio pericolo. Parlando alla radio ha detto:
“Devo dirlo, e indosso il mio vecchio cappello da giornalista veterano di cronaca nera. Conor McGregor è in una situazione molto pericolosa al momento. È entrato in conflitto, probabilmente non per colpa sua, con un gruppo di persone molto, molto pericolose che sono legate ai Kinahan. A queste persone non importa chi sia Conor McGregor, cosa rappresenti, quanto sia potente, lo trascineranno nella fogna”.
Noto boss del cartello irlandese Christy Kinahan
A screditare invece questi rumor, negando che la famiglia McGregor fosse in pericolo, è stato il padre di Conor, Tony McGregor:
Sono tutte cose insensate. Una storia completamente senza senso… Non abbiamo niente di cui aver paura. Non c’è nessuno che ci cerca per alcun motivo”.
Quanto ci sia di vero non possiamo dirlo con certezza. La polizia possiede un video della rissa, ma non è mai stato reso pubblico. Per quanto riguarda la taglia invece, non ci è dato sapere se McGregor ha pagato oppure gli ha risposto con la sua solita pacatezza.
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