UFC 264 – Immaginate la scena: voi siete lottatori professionisti in UFC e c’è un aggressore indemoniato dentro al ristorante dove state cenando con i vostri amici. Il tipo sta superando il limite: cosa fate? Come potete giustamente reagire causando meno danni possibili?
Ebbene questa è la vicenda che ha vissuto Ryan Hall qualche anno fa: un peso piuma formidabile che vedremo all’azione nel prossimo evento numerato UFC 264. Egli si scontrerà contro Ilia Topuria, un altro atleta di grande livello mezzo georgiano, mezzo spagnolo, nato in Germania. Sarà una battaglia bellissima i cui dettagli e le riflessioni sono state affrontate in questo articolo.
Ma torniamo a noi.
Ryan Hall si trovava a cena al ristorante pub con i suoi amici quando un uomo già in qualche modo alterato si avvicina al tavolo per chiedere un accendino. Dopo averlo informato che il tavolo era composto da non fumatori che non avevano accendini, il tipo comincia a sbraitare dimostrando comportamento violento diretto frontalmente al fighter UFC.
Forse l’aggressore ha scelto la faccia più spensierata, quella di Hall, quasi da cannarolo, con gli occhi bassi e l’espressione placida. Saranno stati magari anche i tic facciali che hanno indotto il tipo a prendersela con quello che in apparenza sembrava il più indifeso, quello che probabilmente avrebbe incassato le minacce.
Tuttavia aveva sbagliato i calcoli ed è qua parte l’orchestra.
Lasciamo qua qualche dettaglio tra i più divertenti della situazione, prima che lo vediate. Dal tovagliolo lasciato cadere sul tavolo, alla calma d’animo del takedown con il quale è stato immobilizzato il tipo chiaramente ubriaco. In ultimo l’atto finale dove Hall stanco della scena e comprendendo il fastidio che tutto ciò stava arrecando al pubblico, prende la decisione. L’aggressore viene preso di soppiatto e strozzato fuori il locale senza lasciar danni.
La situazione dimostra come il BJJ in realtà può essere efficace in molte situazioni. Nessuno pugno tirato, niente danni minimamente significativi. Colui che voleva assalire, viene prima immobilizzato e poi fatto svenire senza troppi malumori, tagli e ferite.
È questo il bello del nostro sport preferito ovvero le MMA: il poter avere un bagaglio di strumenti combattivi vario e appropriato per ogni circostanza, che sia l’ottagono oppure, perché no, il ristorante. Ma soprattutto è saper affrontare queste situazioni, con la calma e le spalle larghe di chi sa mettere fine alla violenza senza spargimenti di sangue.
Sono gli insegnamenti delle arti marziali in generale, tra cui quello supremo di utilizzarle soltanto quando è necessario difendersi e mai per attaccare. Motivo per il quale tutti dovremmo praticarle, in primo luogo i bambini nostri figli. La strada che porta all’educazione civile. Quella del rispetto dell’altro, dell’umano.
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