È sempre stato interessante notare il contrasto tra la personalità a dir poco estroversa di Conor McGregor e quella perlopiù umile e riservata del suo storico coach, John Kavanagh. Tuttavia, l’atteggiamento di Kavanagh dopo UFC 264 non sembra brillare per autocritica. Coach Kavanagh ha definito le minacce alla famiglia di Dustin Poirier (“Vi uccido nel sonno”) come “causate parzialmente da una tempesta ormonale e dal pessimo tempismo dell’intervista di Joe Rogan“, indicando che il gameplan stava funzionando e che Conor avrebbe finalizzato Dustin nel secondo round.
Michael Bisping ha spiegato a BT Sport che le cose non sono andate proprio così, e la visione del coach di Conor McGregor è indice di un serio problema di mentalità alla SBG Ireland, tanto che il diretto interessato dovrebbe prendere misure drastiche:
“[Kavanagh ]ha detto “Oh, non c’è nulla che mi abbia fatto preoccupare, sapevo che nel secondo round lo avremmo messo KO, niente mi preoccupava”. Se questo è vero, John Kavanagh, Conor dovrebbe licenziarti immediatamente. Il match è stato molto preoccupante, lui era sulla schiena e Dustin lo stava dominando. Un round da 10 – 8 è preoccupante. Non vuoi essere preso a calci nel sedere, molto semplicemente, ed è esattamente quello che stava succedendo.
La rottura della gamba è stato un episodio sfortunato. Ma, come dicevo, dà a McGregor una scusa sul perché il match sia finito. Andiamo, se non fosse successo quali sarebbero state le possibilità di Conor di finire Dustin nel secondo round? Ricordiamo che il primo round dovrebbe essere quello in cui Conor McGregor è più pericoloso. Non è stata una buona prestazione”.
A McGregor non mancherà il tempo di fare riflessioni importanti, visto il lungo stop che lo attende. Può valere la pena mettere in discussione una certezza come coach Kavanagh?
Qui trovate il post fight show completo di BT Sport con Adam Catterall, Bisping e Nick Peet.
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