Sean Strickland è pronto per il suo primo main event in UFC. Dopo sette anni nella promotion, 13 incontri di cui 10 vittorie, “Tarzan” ha finalmente la possibilità di farsi un nome nel mondo delle MMA. Con un record di 23 – 3, di cui 4 vittorie consecutive, questo sabato affronterà il veterano Uriah Hall. Rispettivamente il #11 e il #8 dei rankings, Strickland e Hall proveranno a scalare la classifica dei pesi medi, dove si trova anche l’italiano Marvin Vettori.
In vista di questa occasione, probabilmente irripetibile, di Sean Strickland, ecco la storia di come una volta stava per uccidere un uomo:
This is one half of the UFCs main event this weekend pic.twitter.com/JXEzHgC7HT
— Jason Williams (@jasoneg33) July 26, 2021
“Per chi si stesse chiedendo come io abbia quasi ucciso un uomo. Ero a questo raduno e stavo probabilmente parlando troppo e facendo l’idiota. La cosa seguente che ricordo è questo tipo che mi punta un fucile alla testa. Quindi io (scemo) gli do un pugno in faccia, lui cade a terra, io prendo il fucile e in quel momento ho pensato: ‘Se sparo a questo figlio di pu**ana in testa ci sarà qualche difesa legale? Purtroppo mi sono guardato attorno e c’erano dei fo**uti testimoni, quindi ho pensato ‘Se uccido quest’uomo vado in prigione’. Quindi ho disarmato il fucile, glie l’ho ridato e me ne sono andato”.
Strickland ha poi continuato con le sue considerazioni, parole che fanno capire che non era sicuramente la persona giusta su cui puntare un fucile:
“La morale della storia è, amico, sei quasi fo**utamente morto! E ogni giorno mi pento del fatto che ci fossero testimoni e che ti avrei (fu*king) sparato. Ma inoltre ti perdono. Di nuovo, ragazzi, lo avrei (fuc*ing) seccato e mi sarei goduto ogni singolo momento nel guardare la sua testa spappolarsi. Ma non ci sono difese legali nello sparare un uomo disarmato sulle sue fo**ute ginocchia che prega per la sua vita. Mi piacerebbe averlo fatto, ma sarei andato in prigione. E ragazzi, non sono [un tipo] rabbioso. Sono una delle persone più felici che mai incontrerete. Ogni giorno mi sveglio e sono molto riconoscente per la mia vita. Puoi sparare qualcuno in testa e non essere rabbioso. Anzi, sarebbe bello”.
Ha concluso così, in modo un po’ macabro, una storia che ci insegna a non minacciare di morte uno sconosciuto, perché potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
Per altre storie su Strickland, come la lite con un campione ADCC di qualche settimana fa in palestra, cliccate qui.
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