UFC – Una premessa – e mezza – doverosissima. Non daremo voti al match di Alessio Di Chirico, e non per il motivo che pensate voi. 17 secondi ed un colpo a freddo sono davvero troppo poco per giudicare l’andamento di un match. Così come non ci dilungheremo in analisi tecniche per i protagonisti del TUF: sia perché chi sta scrivendo questi voti non lo ha visto sia perché, ad oggi, non sono altro che giovani di belle speranze che magari si faranno ma, al momento, sono soltanto newcomer.
UFC on ESPN 30, i voti: Gerald Meerschaert vs Makhumud Muradov
Muradov fa benissimo per un round, andando vicinissimo al sottomettere un avversario salvato dalla campanella. Sembra il canovaccio di un esito già scritto e invece Meerschaert si rende protagonista del comeback of the year picchiando per benino lo stanchissimo protetto di Floyd Mayweather che viene portato a terra e finalizzato con una rear-naked choke da un avversario che pareva esser destinato ad esser carne da macello. Nessun match è mai scritto, tantomeno in UFC. 9 a Meerschaert, 5 a Muradov che dovrà far tesoro della sconfitta.
Andre Petroski vs Michael Gillmore
Tosta questa, match guardato senza interesse. 7 per Petroski, 5 meno per Gillmore che difficilmente rivedremo in UFC.
Daniel Rodriguez vs Kevin Lee
Basta Kevin Lee nei welter. Basta, per favore. Anche se ha vinto un round, basta. Daniel Rodriguez è tostissimo, un cagnaccio, ma non sarà mai un top 5. Il problema è che Lee non sarà mai nemmeno un top 15 nei welter UFC. Risolvesse i problemi col taglio del peso, tornasse nei leggeri e si ricostruisse come fighter perché il talento c’è ancora tutto (e l’età pure). 3 non per il buon match disputato, ma per la scelta di combattere nei welter del buon Lee, 7,5 a Rodriguez che in due settimane si presenta bello tirato per l’impegno.
Ricky Turcios vs Brady Hiestand
Grandissima promessa il buon Turcios, che sia per il percorso che per il discorso finale merita un 10 pieno. 8 ad Hiestand che si è battuto comunque come un leone regalandoci un gran match.
Bryan Battle vs Gilbert Urbina
8 al beniamino del pubblico per l’edizione del TUF recentemente conclusasi, 6 per Urbina che chiamato al fotofinish per sostituire un infortunato non doveva neanche esser lì.
Giga Chikadze vs Edson Barboza
Vabbé che ve lo dico a fare: tesso le lodi di Giga Chikadze e lo apostrofo come il miglior striker puro UFC sin da quando faceva gli early preliminary l’anno scorso. Lo facevo anche sull’altro sito in cui scrivevo, per dire (vi lascio il link se non ci credete). Eppure Barboza ce la mette tutta, lui che è probabilmente il secondo miglior striker puro – seppur capace di evolversi negli anni – in UFC. Ma niente: l’elusività, la potenza e la varietà nei colpi, la capacità di giocare perfettamente con colpi alle gambe, al busto e al viso ha portato ad un’opera di logoramento che si è compiuta infine al terzo round, quando dopo un knockdown che ha quasi portato Chikadze a chiudere il brasiliano per sottomissione li riporta in piedi fino al KO. 10, ma solo perché non si può dar meno, ad un Giga futuro campione UFC e 7 ad un Barboza che regala attimi di rispetto meravigliosi nel post-match.
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