UFC – Ci siamo divertiti? Sì. Abbiamo voglia di cincischiare in inutili giri di parole? Ovviamente no. Vogliamo buttarci subito sui voti di questa serata UFC che ha visto tantissimi atleti inglesi (ed un orario favorevole a noi europei) combattere nell’ottagono più famoso al mondo? Certo, per cui beccatevi i voti.
UFC Vegas 36, i voti: Paddy Pimblett vs Luigi Vendramini
Buona la prima, ma neanche tanto per Paddy “The Baddy”. Gran personaggio, lo sappiamo, ha pure rifiutato ben due volte UFC (la prima nel 2016, addirittura) riuscendo ad imporsi su un Luigi Vendramini che lo prende di sorpresa mandandolo quasi KO con delle combinazioni di striking ottime, prima di esaurire tutta la benzina in un inutile tentativo di takedown che dà a Pimblett la sicurezza di poter ribaltare l’esito dell’incontro. Ganci sporchissimi, potenza selvaggia e TKO che arriva a 35 secondi dalla fine del round. Bel comeback, senza dubbio… ma le 155 libbre UFC sono un inferno. E se soffri così tanto contro il Vendramini attuale, cosa accadrà quando arriveranno i top veri? 6 dunque per un irresponsabile Paddy, 5 per un Vendramini troppo immaturo e frettoloso.
Khalil Rountree vs Modestas Bukauskas
Qua soffro anche solo a parlarne. Chi difende i calci obliqui è un folle: una tecnica senza grazia, senza sapienza e ricca di scelleratezza, utile solo a causare gravissimi infortuni come nel caso del match in questione e che mi auguro venga bandita al più presto. Match godibile, per quanto mi riguarda rovinato da una finalizzazione del genere. 7 a Rountree per il risultato, 4,5 a Bukauskas ma davvero, 1 alla scena orrenda che questa infida tecnica ci ha costretto ad osservare.
Alex Morono vs David Zawada
Seconda giovinezza per Alex Morono, che domina per tre round il buon David Zawada bissando il successo su Donald Cerrone. Non molto da dire su un ragazzo che non sarà mai un top contender UFC ma che ci regala, comunque, sempre emozioni. 6,5 per lui, 4 per Zawada.
Tom Aspinall vs Sergey Spivak
Il buon Sergey Spivak dimostra ancora una volta di non essere un top della categoria pesi massimi, avendo comunque perso tutti i match che lo avrebbero potuto portare a ridosso della top 5 UFC e non impressionando nemmeno nelle vittorie causa cardio inesistente e scompostezza varia. Aspinall, invece, si dimostra una valida alternativa allo stile di Cyril Gane mostrandosi anche finalizzatore: vedremo se arriverà ai suoi livelli, ma la strada tracciata sembra ottima. Voto 8 per Aspinall, 1 per Spivac.
Derek Brunson vs Darren Till
Una fotocopia di Woodley vs Till. Peccato che dopo anni il buon Darren ancora non abbia imparato i rudimenti del wrestling difensivo, e chi dice che ha una buona difesa da takedown basandosi meramente sui numeri capisce davvero poco di questo sport. Comunque sia: il buon Brunson mostra anche lui diversi limiti a terra, non riuscendo a compiere una – che fosse una – transizione a terra mostrando lacune grosse nel suo BJJ. Non passa oltre alla mezzaguardia dopo ogni takedown, non riesce a scrollarsi di dosso un Darren Till che lo abbraccia pensando “Dio fa che finisca presto questo round e che si torni in piedi” e non scatena nemmeno un ground and pound che duri più di tre colpi. Al terzo round finisce pure quasi KO, prima di tentare il takedown della disperazione a cui un ingenuo Till abbocca senza nemmeno provare a settare una ghighiottina.
Il risultato è che in uno scramble da film Horror Brunson si ritrova in monta, non finalizza nemmeno lì ma poi alla fine Till gli dà la schiena venendo sottomesso con una rear-naked choke. Spettacolo molto meh, con Brunson che non sarà mai un title contender credibile – avendo perso contro Adesanya già una volta in UFC, ed anche prima del limite – e Till che, in questo momento, non potrebbe fare nemmeno il gatekeeper nei medi. 7 per Derek, comunque, 2 per Till a cui auguriamo un anno almeno di wrestling ogni giorno.
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