ONE – Sembra assurdo e un po’ lo è anche, che un lottatore proveniente dagli Shaolin possa entrare a far parte della più grande promotion asiatica. Ciò sia per il fatto che è stato allenato dai maestri Shaolin, sia perché ha già debuttato alla grande, anzi alla grandissima.
Il 32enne James Yang, americano di origine asiatica, si rivela essere un vero talento della categoria dei piuma ONE. Accumulato un record amatoriale di 7-0, proprio la scorsa notte nel suo debutto ha completamente dominato il suo avversario, il filippino Roel Rosauro, vincendo per TKO al secondo round.
Importante la presenza al suo angolo dell’ex campione UFC, ora fighter attivo in ONE, Demetrious Johnson, col quale si allena abitualmente. Micky Mouse ha intravisto le potenzialità del fighter Shaolin e ha deciso di stargli accanto nei suoi match, tra cui quest’ultimo all’evento ONE: Revolution.
Sebbene non proprio giovanissimo, Yang ha grandi ambizioni nella promotion e, con la calma che lo contraddistingue, ha ben chiari davanti a sé gli obiettivi da raggiungere. Queste le sue parole:
“Sto qui per diventare il campione. Certamente dovrò costruire il mio percorso per arrivare in alto, però essere campione è l’unica ragione per cui sono entrato nella promotion”.
Idee limpide e passato torbido, ma non perché abbia fatto qualcosa di male, anzi. Si intende che l’americano è abituato a percorsi per così dire inusuali, poco battuti. Infatti ha forgiato la sua arte marziale grazie a un periodo di 3 anni di indurimento alla Shaolin Martial Art Academy, un’esperienza che lui stesso cita come la più importante della sua vita:
“Con quell’esperienza la mia vita ha avuto un cambiamento. Non mi aspettavo quasi di uscirne vivo da lì. Stavamo accampati nei campi di grano nel nord est della Cina, poco distante dalla Corea del Nord e dalla Russia. Era freddissimo in inverno, mentre c’erano continui sciami di insetti e svariati serpenti in estate. In inverno ci potevamo scaldare soltanto un paio d’ore a notte quando veniva un tizio ad alimentare di carbone una fornace”.
Altro che indurimento, roba da morirci. Ovviamente a ciò bisogna aggiungere allenamenti intensi e brutali, e sveglia alle cinque di mattina. Insomma, un’educazione siberiana, praticamente come stare in un regime militare. Inoltre sembra che la situazione non migliorasse nemmeno quando si avvicinavano verso i centri abitati:
“Sapevano che se venivi dall’accademia, non eri altro che uno straniero, e loro odiavano gli stranieri. Si incontravano persone che facilmente facevano rissa nei bar, per strada: delle vere e proprie street fight. Ho visto gente che si accoltellava, che si prendeva a bottigliate, è stato un periodo assurdo. Però ho incontrato anche delle belle persone”.
Chiaramente non intendeva persone come Demetrious Johnson, un fighter che su Yang ha avuto un’influenza cruciale. Nonostante ciò nell’intervista su BJ.Penn.com, dice al riguardo dell’ex campione:
“Ho imparato ovviamente moltissimo da lui. Mentre gli altri lo chiamavano “The Greatest”, per me era semplicemente un amico, un fratello. Ci siamo allenati molto insieme: io sono stato al suo angolo e lui al mio in tutti i match. È una cosa che abbiamo pian piano pianificato e dunque un’opportunità che non posso permettermi di perdere”.
Insomma un campione, un fighter dall’arte Shaolin e una cintura all’orizzonte: un quadretto bellissimo che adesso soltanto il tempo e la determinazione potranno rendere concreto nella realtà.
E a voi piace l’idea di vedere tutte queste cose all’interno delle promotion? Vorreste ce ne fosse qualcuno anche in UFC?
Comments
No Comments