UFC – Bella card, in fin dei conti, quella disputatasi la scorsa notte allo UFC Apex. Non c’è modo e tempo di presentare eccessivamente il contesto in cui l’evento si è svolto, per cui eccovi i voti.
UFC Vegas 43, i voti: Adrian Yanez vs Davey Grant
Grandissimo match tra l’inglese e lo statunitense, con Grant che ha lavorato davvero benissimo subendo però forse un po’ troppo la boxe di Yanez. Premesso che il giudice che ha dato 30-27 a Grant dovrebbe davvero vedersi strappare la licenza, il match poteva andare sia da una parte che dall’altra. Per cui, 8 per entrambi e a posto così.
Rani Yahya vs Kyung Ho Kang
Il brasiliano Yahya, cintura nera di BJJ, rischia tantissimo nel primo round finendo knockdown contro l’atleta sudcoreano. Per questo, nel secondo e nel terzo round l’esperto peso gallo decide che è meglio piantare a terra l’esplosivo avversario controllandolo agevolmente tra mezzaguardia, schiena e side control. Un match che sicuramente non ci offrirà comunque un title contender UFC, ma che ci ha comunque intrattenuto. 7 per Yahya, 6 per Kang.
Talia Santos vs Joanne Wood
Non va bene l’esordio da coniugata della il fu Joanne Calderwood, ormai soltanto Joanne Wood avendo sposato il suo coach. Talia Santos, in short notice e la cui unica sconfitta in carriera è arrivata per mano di Mara Borella, la finalizza dopo ben due knockdown in maniera perentoria non lasciando possibilità d’appello. 9 per la brasiliana, che si candida a minaccia vera per i pesi mosca UFC, 4 per la Wood.
Sean Brady vs Michael Chiesa
People’s main event doveva essere, e people’s main event è stato. UFC ci regala un confronto meraviglioso tra Sean Brady e Michael Chiesa, con i due che si confrontano tanto in piedi quanto al suolo, con in questo caso una superiorità imponente di Brady. Chiesa rischia più volte di mandare KO l’avversario, soprattutto nel terzo round quando, ci fossero stati 5 secondi in più, probabilmente Brady sarebbe stato finalizzato. Ma tant’è, voto 7,5 per Brady ma nettamente 7 per Chiesa.
Ketlen Viera vs Miesha Tate
Un match, con tutto il rispetto, dall’esito quasi scritto, perché se è vero come è vero che la Tate è tornata con tanto entusiasmo ed una brillantezza fisica invidiabile, è altrettanto reale e concreto come la freschezza della Viera rappresentasse un ostacolo quasi insormontabile. Poi, in realtà, l’incontro è stato più combattuto del previsto, e la maschera di sangue dell’ex title contender e campionessa pesi gallo UFC è stata causata più da un taglio che altro. Voti 6,5 per la Viera, 5 per la Tate che comunque si toglierà altre soddisfazioni in UFC di qui al ritiro.
Comments
No Comments