UFC, Ngannou cacciato via dalla MMA Factory: l’allenatore rivela il motivo

UFC – La MMA Factory era la sua palestra e l’allenatore suo amico e compaesano: qualcosa va storto e l’attuale campione dei pesi massimi viene cacciato via. Cosa potrà mai essere successo per arrivare a tal punto?

Secondo Fernand Lopez, l’appena citato allenatore, è stata una serie di episodi quella che progressivamente ha portato alla separazione tra i due. In realtà la causa non sembra essere per niente una questione di gelosia dell’allenatore per il successo dell’atleta franco-camerunense, sebbene quest’ultimo abbia affermato proprio il contrario, ovvero che alla base di tutto ciò alberghi l’invidia.

L’allenatore in una intervista al The MMA Hour di Ariel Helwani, dichiara tranquillamente che le sue motivazioni prima o poi in futuro verranno confermate anche da altri. Si riferisce a dei comportamenti ambigui del campione: una certa spilorceria accompagnata al rifiuto di ringraziare e all’attitudine di gettar fango sulla gente.

Secondo le parole di Lopez, che di certo non si risparmia, più cose sono successe tanto da portarlo a desiderare che il suo ex amico finalmente lasciasse la palestra e gli allenamenti. Innanzitutto il cercare di non pagare la palestra che lo aveva accolto e allenato gratis: Francis evitava in qualunque modo di ricompensare gli sforzi di chi lo stava tirando su come fighter.

Poi il fango gettato su Ciryl Gane durante un incontro con i matchmakers UFC. Anche qui sembra che The Predator facesse di tutto per scoraggiare l’interesse dei talent scout americani nell’acquisire quello che attualmente sarà il contendente al titolo e di conseguenza l’avversario di Ngannou. C’è anche da dire che tutta questa storia prepara e introduce con un certo sapore narrativo, il match per la cintura dei massimi di fine gennaio.

Scorrendo, Lopez parla del Fighters Only World MMA Award, un premio vinto nel 2018 da Ngannou dopo l’estemporaneo KO inflitto al veterano Alistair Overeem. Anche qua l’accusa di non aver ringraziato niente e nessuno per il successo che stava incassando. Ecco le sue parole:

“Per gente come noi, che non avete idea come siamo arrivati in Francia, il minimo è ringraziare chi ci ha aiutato, non dovrebbe essere una vergogna dire un semplice grazie durante la premiazione”.

Infine un ultimo episodio spiacevole tra la fidanzata di Lopez e Ngannou. Quest’ultimo sembrerebbe non aver voluto pagare un semplice parcheggio, nonostante fosse stato accompagnato là in automobile; e in tutto ciò i soldi gli sarebbero stati restituiti.

L’allenatore conclude che ad ogni modo è fiero del successo di The Predator, e che ha avuto anche modo di consigliargli a chi rivolgersi per continuare i suoi allenamenti. In tutto ciò il suo desiderio sembra essere quello di non voler più rivedere il campione UFC nei paraggi:

“Preferirei allenare Gane gratis, piuttosto che allenare per 100.000 dollari e per soli 10 minuti Ngannou”.

Sono parole dure, alle quali tutto sommato è difficile credere se si pensa ai modi pacati e al volto sorridente del fighter camerunense. Ma secondo Lopez è proprio questa la maschera usata da Ngannou: una persona che sembra buona ma che, alla fine della fiera, non lo è affatto.

E voi che ne pensate? Avete anche voi la stessa impressione oppure non credete minimamente alle parole dell’allenatore?

Written by Angelo Cenni
Caporedattore di TWISTERMMA.IT, seguo le MMA praticamente fin dall'inizio perché mi piace veder il sangue che scorre. Però solo per questioni evolutive. Sì, anche perché amo la volontà di potenza.

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