GUERRA KLITSCHKO – Non si tratta di difendere la cintura, bensì il proprio paese, la patria, la terra. È il compito in atto del sindaco di Kiev, nonché vecchio campione di pugilato pesi massimi, Vitaly Klitschko, che ha impugnato le armi per impedire l’invasione della sua città.
Entrato in politica nel 2006 e alla guida della capitale dal 2014 come sindaco, Klitschko è pronto a tutto pur di scacciare l’invasore. Insieme al fratello minore Wladimir – anch’esso ex campione – hanno affermato senza alcun dubbio che combatteranno “fino all’ultima goccia di sangue”.
Ecco le parole di Vitaly:
“L’esercito russo è uno dei più grandi al mondo e sarà una lotta difficile, ma gli ucraini combatteranno per il nostro futuro, combatteranno per i nostri figli, il nostro obiettivo è costruire un Paese moderno e democratico ed essere parte della famiglia europea”.
È notizia corrente quella dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, mentre sta avvenendo proprio in questi momenti l’assalto specifico alla capitale Kiev. Il fine è quello di far crollare le istituzioni ucraine, il potere governativo, e dunque prendere possesso del paese.
Gli ucraini stanno resistendo mentre noi leggiamo e scriviamo articoli cercando di raccontare più o meno verosimilmente quello che accade ora per ora, minuto per minuto. Nel mondo occidentale, una moltitudine di persone, enti, governi, organizzazioni mostrano la loro opposizione mediaticamente e non solo, alla guerra in corso.
Nel mondo dello spettacolo, dal calcio alla formula 1, dagli hacker di Anonymous fino a Pornhub, tutti si stanno mobilitando per esprimere il loro disappunto per l’attuale situazione. E così anche il pugilato, con i fratelli Klitschko che fanno la loro parte nella guerra.
E le promotion di MMA invece che intendono fare?
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