UFC, Masvidal e la faida con Covington: “Gli avrei rotto una bottiglia in testa”

UFC – Come tante delle faide più accese, nasce con un’amicizia, una vicinanza. Jorge Masvidal e Colby Covington erano compagni di team e addirittura di stanza quando entrambi si allenavano all’American Top Team. I due si devono incontrare sabato notte a UFC 272 e c’è un lungo e profondo astio ormai che finalmente avrà sfogo nella gabbia.

I problemi sono sicuramente cominciati quando Covington ha cominciato ad abbracciare il suo personaggio trash talker: d’altronde, lo stesso “Chaos” ha dichiarato che il famoso “sporchi animali” rivolto ai brasiliani, prima del suo incontro con Demian Maia, gli ha salvato la carriera.

Masvidal ha voluto fare luce su degli episodi successi tra i due in passato, soprattutto quando Covington ha cominciato a bersagliare altri fighter dell’ATT: una cosa che il fondatore Dan Lambert aveva proibito categoricamente, quella di fare trash talk pubblicamente su altri fighter dell’American Top Team. Una regola inviolabile. La scintilla è stata nell’agosto del 2019, a UFC 241:

Mi sono seduto al mio posto e l’ho visto fare cenni a Dana White, – Potete chiederlo a Dana White. Fa dei cenni a Dana e gli dice che lo voglio picchiare, lì davanti a tutti. Però su internet spara tutta quella merda dicendo che è un gangster.

Dana White mi chiama e mi dice “Amico, vuoi menare le mani, Masvidal? No, seriamente, non farlo qui all’evento”. E io gli ho detto “Fratello, volevo solo parlargli fuori”. E adesso lo ha fatto diventare un problema, un mio collega, che viene a dirti questa roba. Sei una spia.

In seguito la UFC ha spostato i posti dei due per il resto della serata. Le cose però hanno cominciato a peggiorare quando i due si sono rivisti in palestra:

Arrivo in palestra, e lo vedo lì – e prova tipo a ignorarmi. E io gli dico “Fratello, dopo la pratica, dobbiamo parlare”. E lui mi fa “Certo certo, sicuro, parliamo”. Era amichevole, non era male. Mi fa “Di cosa vuoi parlare?” e io “Voglio parlare di te che fai lo stronzo e tiri fuori il mio nome nelle interviste quando Dan Lambert ha detto di non farlo”.

Non avevo ancora detto niente pubblicamente su di lui allora, cercavo di parlarne da uomo a uomo. Non facciamo quelle cose. E se le facciamo, prima mettiamoci i guanti, pestiamoci a vicenda, e facciamolo uscire, no?

Appena mi sono voltato e sono arrivate un altro paio di persone, ha cominciato il suo spettacolo. “Ti ammazzo, fratello! Non ti azzardare mai più a parlarmi così!Letteralmente, ho detto i miei termini di pace, e ho iniziato a camminare. E questo tipo comincia a urlare quando siamo distanti 3 metri. Mi giro, vado per confrontarmi – ma è troppo tardi. Adesso è coinvolta tutta la palestra perché è uno spettacolo, giusto?

Quindi gli dico che c’è un sushi dove andavamo sempre lì vicino, e gli dico “Io vado al sushi, bro. La cena la offro io. Andiamo. Ti aspetto”. Quindi monto in macchina, vado lì – e lui non si fa vedere. Vado su Intagram, “Fratello, se vuoi la tua cena, sono qui”. Bla, bla, bla.

Non si è mai presentato, – quindi ho sempre saputo che in fondo è un codardo. E non vedo l’ora sia il 5 marzo per dimostrarlo.

Hanno chiesto a Masvidal cosa sarebbe successo, se Covington si fosse presentato quella sera. La risposta di “Gamebred”?

Probabilmente gli avrei spaccato una bottiglia in faccia.

L’appuntamento è sabato 5 marzo, a UFC 272. Il match tra Masvidal e Covington sarà il main event della serata.

Written by Viljar Ujkaj
Studente di Scienze Politiche all'Università di Pisa, avido fan di MMA dal 2010. La mia missione è contribuire il più possibile allo sviluppo e ad un'informazione corretta di questo bellissimo sport in Italia. Pugile a tempo perso, cintura bianca di BJJ, cintura nera in pignoleria.

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