Addio al Var, retromarcia della Federcalcio: mai più in campionato

Incredibile ma vero: bocciato definitivamente il Var, il tanto discusso e moderno sistema di aiuto arbitrale che non convince più.

Quando in Italia, a partire dalla stagione 2017-2018, fu introdotto il Var come sistema per coadiuvare l’operato di arbitri e guardalinee, si parlò come di una svolta epocale in positivo. Uno strumento che avrebbe dimezzato se non azzerato le polemiche e le critiche all’operato dei fischietti.

Var bocciato in questo campionato
Il Var comincia a subire le prime bocciature (Lapresse) – Twistermma

Il tutto però è durato pochissimo, forse solo nelle primissime stagioni si è considerato il Var davvero importante e decisivo. Ultimamente questo sistema di video-aiuto non sta dando più i frutti sperati, visto che ogni settimana si discute del reale e corretto utilizzo di quest’ultimo, di decisioni fin troppo incoerenti in base agli episodi.

La grande critica che viene mossa al Var ed a chi lo utilizza è che il regolamento sia ancora troppo ad interpretazione. Ogni episodio rivisto al monitor o nella sala di Lissone (dove lavorano gli addetti al Var) è diverso dall’altro e rischia di creare polemiche, malintesi e proteste. E c’è dunque chi pensa seriamente che si stava meglio quando si stava peggio, ovvero quando l’arbitro non aveva alcun aiuto dalla tecnologia.

I club e la lega contro il Var: bocciata la tecnologia in campo

Ormai è difficile per noi pensare ad un calcio senza l’ausilio del Var e della tecnologia. Eppure c’è un campionato europeo che ha bocciato totalmente la possibilità di introdurre questo sistema di aiuto arbitrale, decidendo di restarne sprovvisto per diversi motivi.

Var bocciato in questo campionato
In Svezia hanno detto tutti no al Var (Lapresse) – Twistermma

La scelta è stata presa dalla stragrande maggioranza dei club dell’Allsvenskan, il massimo campionato di calcio in Svezia. Il presidente federale svedese Frederik Reinfeldt aveva spinto per introdurre il Var anche in questa lega, ma sono arrivati i chiari boicottaggi ed i pareri aspramente contrari di 18 club nazionali.

I motivi del rifiuto al Var riguarda in primis i tempi troppo lunghi di stop per le decisioni arbitrali, tra il check al monitor a bordocampo o lo studio delle linee di fuorigioco nella sala Var. Inoltre in Svezia hanno compreso che il fattore umano ha ancora una rilevanza enorme e che dunque l’ausilio di questa tecnologia avrebbe rischiato di rendere ancora più delicate e difficili certe decisioni di campo.

Per questo motivo Reinfeldt ha deciso di rinunciare alla proposta per il campionato svedese e far continuare il tutto senza l’utilizzo del video assistant referee. Un passo indietro forse rispetto alla modernità ed alle innovazioni in ambito calcistico, ma il paese scandinavo ne fa volentieri a meno, tornando a fidarsi ciecamente degli arbitri, dei guardalinee e accontentandosi degli errori umani in campo.

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