La Red Bull è alle prese con una profonda crisi interna che rischia di provocare l’addio di alcune figure di primissimo piano del team
Quanto sta accadendo alla Red Bull è qualcosa di anomalo e forse unico nella storia della Formula 1. C’è un team che da tre anni domina in lungo e in largo il mondiale piloti e quello costruttori ma che rischia, a sorpresa, di sgretolarsi nel giro di qualche mese. Una profonda crisi interna, innescata dal cosiddetto ‘caso Horner’, ha messo in moto un pericoloso effetto domino dalle conseguenze imprevedibili.
Da giorni circolano indiscrezioni e rumors legati a un possibile addio di Max Verstappen, che tra qualche settimana dovrebbe avere un incontro decisivo con i vertici della Mercedes pronti a fare ponti d’oro per strapparlo a Milton Keynes. E quasi contestualmente, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il deus ex machina della Red Bull da quasi vent’anni avrebbe deciso di andarsene.
Stiamo parlando del grande progettista Adrian Newey, unico vero insostituibile della scuderia anglo austriaca. In base alle informazioni raccolte dal quotidiano sportivo milanese Newey sarebbe rimasto colpito dal presunto scandalo che ha visto come protagonista (in negativo) il team principal, Christian Horner. E soprattutto non avrebbe gradito le modalità con cui la vicenda è stata gestita dai vertici del team.
La decisione di Newey non è ancora stata formalizzata: l’ingegnere britannico è sotto contratto con la Red Bull fino al 2025 e sempre secondo le informazioni diffuse da La Gazzetta dello Sport dovrebbe comunicare a breve la sua scelta.
Red Bull, il rischio di sgretolarsi è concreto: cosa può succedere
Un eventuale addio del progettista, magari con un trasferimento alla concorrenza, rischia di produrre una sorta di fuggi fuggi generale: molti altri tecnici di primo piano che in questi anni sono stati decisivi per la crescita della Red Bull potrebbero emulare Newey e andarsene altrove. È quanto sostiene un ex ingegnere della Ferrari, Ernest Knoors, in un’intervista rilasciata si microfoni di RacingNews365.
“Quando una figura così importante del tuo team e di una tale grandezza se ne va, si creano sempre punti interrogativi tra le persone che lavorano sotto di essa – le inquietanti previsioni di Knoors -. Crea disordini in quell’organizzazione e tutti sono pronti ad ascoltare altre offerte. Qualcosa del genere è accaduto a me quando dalla Ferrari andarono via Michael Schumacher e Ross Brown“. A questo punto nulla si può escludere a priori, neanche la fine a breve termine dell’egemonia targata Red Bull.
