Chi sono i due Mini Khabib che hanno fatto impazzire il web (VIDEO)

MINI KHABIB – Ma chi sono questi due bambini che stanno facendo impazzire il web? Di cosa stiamo parlando, sono chiaramente i figli di Khabib. Oppure devono essere dei suoi parenti. O forse no? Magari, sono piccoli fan che lo seguono dappertutto, boh?!

E invece no, queste macchiette sono semplicemente due ragazzi daghestani che raggiunta la maggiore età, inscenano delle situazioni paradossali, passando per bambini folli che gravitano intorno all’universo Khabib inseguendo appunto la scia lasciata dall’ex campione daghestano.

Ma all’inizio tutti credevamo fossero dei semplici bambinetti, arroganti e dal brutto muso, eppure ci sbagliavamo. Qualcosa in realtà ce lo faceva capire: qualche espressione, delle movenze, degli strani modi di ridere e atteggiarsi che se da una parte potevano ingannare, dall’altra segnalavano che non tutto quadrava al di là delle semplici apparenze.

Insomma due piccoli demoni che sfruttano il loro talento social e la loro condizione fisica per far ridere le persone rincorrendo in qualche modo, la mediaticità dell’idolo Khabib e la particolare fortuna che sta vivendo attualmente il loro paese, il Daghestan, in quanto produttore infallibile di fighter di indiscusso livello.

Tra i due piccoli infami, il principale e più affettuoso si chiama Hasbullah Magomedov, un TikToker di 19 anni, proveniente dalla capitale del Daghestan. Egli ha guadagnato il soprannome “Mini Khabib” grazie ai suoi video condivisi nel social, dove per qualche motivo, dichiarava molto seriamente la volontà di combattere contro dei bambini come lui, ops, tipi piccoli come lui.

È vero, ha 18 anni ma sembra averne 5, e questo a causa di una malattia ben poco conosciuta, una sorta di nanismo, che non gli ha permesso di sviluppare il corpo come una supposta “normalità” prevedrebbe. Ma lui se ne infischia, almeno all’apparenza, e si diverte facendo il diavoletto sui social, sul suo blog, minacciando bambini, spammando video, rivelando che il suo sogno “da grande” è quello di diventare un teologo musulmano.

La cosa divertente è che tra uno scherzo e l’altro, la gente ha cominciato a pensare veramente che fosse il figlio del campione Khabib, notando per di più una certa somiglianza con il defunto padre del campione daghestano. A confermare le folli idee inoltre hanno contribuito alcuni video postati sui social, poi diventati virali, nei quali entrambe le star, tra ottagono e blog, hanno posato insieme e anche cenato allo stesso tavolo.

L’altro ragazzo invece si chiama Abdu Rozik, viene dal Tagikistan, ha la stessa età dell’altro, e di mestiere fa il cantante rap. Rispetto ad Hasbullah è più un comprimario del fenomeno Mini Khabib, è la sua spalla ma anche suo avversario per un finto match che alla fine “non s’ha da fare”. Abdu, notato da un famoso rapper locale per il suo talento, è stato lanciato verso una solida carriera musicale e aiutato economicamente per iniziare una possibile cura per la sua malattia.

Il problema per entrambi erano proprio i soldi, i soldi che non c’erano, senza i quali dunque non hanno avuto modo di poter sostenere degli adeguati trattamenti sanitari che avrebbero permesso loro una sostanziale crescita e sviluppo del corpo, sebbene in definitiva non sia possibile per i Mini Khabib raggiungere una condizione di normalità.

Da un lato vedere i loro video ha il gusto del freak show, si ha la sensazione che i due ragazzi tipo elephant man vengano esposti al circo della curiosità e della risata grassa, nello sfruttamento tipico del fenomeno da baraccone. Dall’altro invece, l’impressione sostanziale è che i due birbantelli in fin dei conti se la stanno divertendo nella speranza di tirar su un po’ di soldi per il loro futuro.

È probabilmente già un gran merito per i Mini Khabib, il riuscire a non permettere alla loro disabilità di deprimerli e rinchiuderli in gusci di plastica. In fondo a loro piace farsi vedere; tutto è iniziato dai loro blog/social, e in questo modo sono riusciti a fare cose, come andare sul quad, conoscere il clan dei fighter daghestani tra cui Khabib, cimentarsi in simpatiche performance tipo face off, prendere a pugni i loro allenatori, girare funny video su improbabili allenamenti, indossare paracadute e girare su macchinoni.

Sono in ultima istanza degli influencer come tanti altri che vediamo ogni giorno, e che a dispetto della loro diversità, sono ben pragmatici nel valutare il presente pensando a soluzioni significative per un probabile arduo futuro. È solo rumore quello che stanno facendo, come quando fanno aleggiare l’idea di un assurdo match di MMA tra di loro, con tanto di evento organizzato, stage e mini ottagono.

Voci nel web, nonché preoccupate associazioni nazionali di nani, si sono indignate su quel che si dice venga fatto loro. La facile narrazione attuale racconta che sono sfruttati, messi in vetrina come dei mansueti gremlins, soltanto per il vil denaro, quello sporco fogliame dollaroso che infierisce sulle vittime di un destino e di un dio che quel giorno ha voluto esser cattivo.

Basta con questo patetico paternalismo acchiappaclick che fa leva sull’emotività, e semmai facciamoci due risate. Oppure no, se così ci sentiamo, evitiamo di ridere ma anche di scandalizzarci su cose che sostanzialmente non esistono. Più che altro si potrebbe essere contenti che adesso riescano a fare qualcosa, a lavorare, tutto sommato a divertirsi, accumulando money soprattutto in previsione di quello che sarà il loro avvenire.

Perché lasciarci andare a questo bieco moralismo, a una finta preoccupazione per le condizioni fisiche di “poveri nani infausti“, all’assegnare lo status di vittime a chi vittima proprio non vuol essere, al segnalare che questi sono i sintomi di un mondo che fa sempre più schifo. In fondo se proprio il mondo fa così schifo, cosa comunque discutibile, semmai i sintomi o i motivi potrebbero essere altri, no?

Bene, allora tutti davanti allo schermo quest’estate per un eventuale match al Memorial Arena di Jacksonville tra i due contendenti Mini Khabib che tanto questo articolo ha osannato per sani e non stucchevoli click. Perché inoltre in quell’evento ci sarà anche un ospite speciale proveniente da un territorio a loro abbastanza vicino, la Turchia.

Di chi stiamo parlando? Di colui che combatterà il vincitore del duello tra Hasbullah e Abdu. Un uomo dall’aggressività e velocità incontenibile da un po’ di tempo fuori dai radar, ovvero, rullo di tamburi: il nano ottomano!

E voi cosa pensate di tutto ciò? Vorreste vedere il nano ottomano in azione contro i ragazzi daghestani?

Fatecelo sapere nei commenti.

Written by Angelo Cenni
Caporedattore di TWISTERMMA.IT, seguo le MMA praticamente fin dall'inizio perché mi piace veder il sangue che scorre. Però solo per questioni evolutive. Sì, anche perché amo la volontà di potenza.

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