UFC on ESPN 19, le pagelle: Cannonier vede la vetta dei pesi medi, ma che equilibrio

Innanzitutto vi invitiamo a guardare anche i prelims degli eventi UFC, come facciamo spesso, perché quello che è successo nella card preliminare di ieri sarà difficile da dimenticare. Ma su questo non vogliamo fare spoiler. Detto questo, partiamo con le pagelle della main card!

Brandon Royval vs Alexandre Pantoja

Arriva un altro brutto stop per Royval, che era e resta uno dei fighter più interessanti, spettacolari e grossi della divisione dei mosca UFC. L’esperto Pantoja lo punisce portandolo a terra immediatamente e tentando diverse sottomissioni, difendendosi bene anche in piedi. Nel secondo round Royval è forse un po’ affrettato nel controllo a parete, il brasiliano ribalta e chiude quella rear naked choke che aveva cercato così insistentemente nella prima ripresa. 8 alla sua determinazione. 5, 5 per Royval che forse ha pagato l’inesperienza in alcune situazioni. Prima dell’incontro si vociferava che il vincitore avrebbe ottenuto una title shot. La situazione è molto complicata, ma va fatto notare che Pantoja vanta due vittorie su Brandon Moreno.

Vinc Pichel vs Austin Hubbard

Sono i low kick a fare la storia del primo round, con entrambi i fighter che riescono a difendersi abbastanza bene dagli altri attacchi. Nel complesso, il baffuto e misurato Pichel ha la meglio su un Hubbard volenteroso ma spesso impreciso. La storia non cambia nel secondo round, con il veterano che gestisce molto bene la distanza e difende i tentativi di takedown. Nella terza ripresa Pichel continua a prevalere nettamente in piedi e quando si trova in pericolo a terra ribalta velocemente la situazione. L’ultimo minuto del match è spettacolare, ma il risultato è un 30 – 27 netto per il californiano. 7, 5 per Pichel, alla terza vittoria di fila. 5, 5 per Hubbard, che anche in UFC ha spesso mostrato un buon potenziale senza però trovare un gameplan adatto ad esprimerlo. I meriti del trentottenne, autore di una grande prestazione, ci sembrano superiori ai demeriti di Hubbard.

Saidyokub Kakhramonov vs Trevin Jones

I due pesi gallo si alternano nel controllo a parete. Nel complesso è Jones ad avere la meglio. Il secondo round sembra andare nella stessa direzione, ma Kakhramonov fa capire che non è il caso di scambiare in piedi. Ogni volta che si esce dal clinch, per Jones è notte fonda. I colpi potenti e precisi del fighter in short notice puniscono Jones ad ogni scambio. Il fighter di Guam riesce finalmente a portare giù Kakhramonov nell’ultimo minuto. Nel terzo round il copione sembra lo stesso. Jones controlla a parete nonostante i richiami di Herb Dean, che chiede più azione. Ma quando Jones prova l’ennesimo single leg, il debuttante lo punisce con una ghigliottina spettacolosa. 5 per Jones, che imposta un match noioso e quando lo ha in pugno viene messo a dormire. 7 per Kakhramonov e la sua rimonta, nonostante il peso mancato.

Chase Sherman vs Parker Porter

Sherman, più preciso, ha la meglio su Porter nella maggior parte degli scambi. Ma Porter è bravo a non affrettare il takedown e quando si presenta l’occasione mette a segno un double leg. Se avete mai visto Parker Porter, potete immaginare che non sia facile scrollarselo di dosso. Nel secondo round il fighter del New England trova spesso gli overhand. Sherman si muove meno, con i low kick di Porter che continuano ad arrivare a destinazione. La storia si ripete nel terzo round, con Porter stanco e Sherman sfinito, che riesce solo a difendere i takedown risparmiandoci la visione del tatuaggio “Respect all, fear no one” sulla schiena di Porter. 6, 5 per lui. 4, 5 per Sherman, che dopo il primo round offre davvero poca resistenza.

Mark O. Madsen vs Clay Guida

Le Olimpiadi portano bene a Madsen, che mantiene la sua imbattibilità. Ma chi si aspettava una prestazione dominante del danese ed è rimasto deluso forse si è perso gli ultimi match di Clay Spirito Guida. Un po’ come Jim Miller, The Caveman ha sempre offerto match competitivi e non è di certo uno dei veterani UFC che dovrebbero essere in pensione da un pezzo. Detto questo, nonostante la brillante difesa da takedown di Guida, vanno notati i progressi nello striking dell’ex argento olimpico. Con il passare dei minuti Madsen non sente la necessità di provare il takedown e con jab, montanti d’incontro e low kick tiene a bada Guida. 6, 5 per Madsen, che riparte dopo un anno terribile ma a questa età non ha un percorso facile davanti a sé. 6 per Guida, che porta a casa una brutta delusione dopo un match molto equilibrato.

Jared Cannonier vs Kelvin Gastelum

Altro match in short notice e altra delusione per Gastelum. Questa rischia di bruciare particolarmente. A differenza del match con Whittaker, Gastelum sembra in grado di giocarsela alla pari con un top della divisione. Ma ancora una volta non è abbastanza, questa volta davvero per un soffio. I dubbi sul punteggio sono principalmente sul primo e sul quinto round, mentre gli altri sembrano abbastanza chiari. Da apprezzare il modo in cui Cannonier ha progressivamente trovato risposte alle sfide poste da Gastelum, che solo nel quinto round ha provato ad usare il suo wrestling. Più che mai vi consigliamo di guardare e riguardare il match, farvi un’idea vostra e dirci cosa ne pensate. Noi nel frattempo diamo 8, 5 ad entrambi gli atleti, che hanno risposto a tanti dei dubbi si di loro e sulle loro mancanze. Gastelum avrà da riflettere, mentre Cannonier torna a vedere una title shot UFC all’orizzonte.

Qui sotto potete osservare lo score di Verdict MMA. Come potete vedere, la differenza di punteggio nel primo round è stata davvero minima.

Written by Gabriele Biasotto
24 anni. Conscio dell'immenso beneficio che le arti marziali e gli sport da combattimento hanno avuto per me voglio fare la mia parte per diffondere queste discipline nel modo corretto.

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