Tra countdown, valore dei contendenti e trash talking, Bellator 263 sta assumendo le dimensioni di un evento kolossal. Fino a questo momento il rispetto l’aveva fatta da padrone, con qualche eccezione, ma alla conferenza stampa di Patricio Pitbull e AJ McKee sono volati gli stracci. Non solo stracci, ma anche cinture, bibite e microfoni.
La tensione si è alzata quando Antonio McKee, padre di AJ e fighter professionista, ha invitato il “piccolo” Pitbull a “calmarsi” e AJ ha raccontato un episodio che lo ha indispettito:
“Sapete qual è stata la mancanza di rispetto? Ho chiesto a Pitbull di autografare un giornale, per la mia carriera, da appendere al muro, un giorno. Lui ha messo una X sulla mia faccia, mi ha cancellato, è una mancanza di rispetto.”
Al che Pitbull ha ricordato le accuse di doping provenienti da Antonio. I buoi erano ormai scappati dalla stalla. A questo punto ciascun fighter ha minacciato di picchiare l’altro di fronte alla sua famiglia e McKee ha provato a rubare la cintura di Pitbull. La sicurezza ha riportato la situazione alla normalità mentre il coach di Pitbull e McKee accennavano a scommesse da 100 000 dollari. Pitbull se n’è andato ricevendo e rispedendo al mittente le accuse di scarsa professionalità. Con metà del main event assente, l’unico face off è stato quello tra Emmanuel Sanchez e Mads Burnell, anche loro pesi piuma, che metteranno in piedi un co main davvero interessante. Come vi avevamo detto, questa volta è tutta la card di Bellator a meritare rispetto.
I due si giocheranno il titolo dei pesi piuma di Bellator, che chiuderà il Gran Prix, ed un milione di dollari. Ma che ci fosse in palio altro era già chiaro da tempo. Il californiano è considerato la minaccia più seria al trono di Pitbull, che fino a pochi mesi fa sembrava inattaccabile.
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