Joe Rogan positivo al COVID-19: si è curato con gli antiparassitari per cavalli

JOE ROGAN – Pochi giorni fa, con sorpresa di tutti, il famosissimo commentatore UFC e podcaster Joe Rogan ha rivelato di aver contratto il COVID-19. I sintomi si sono manifestati di ritorno da una live show del sabato precedente e consistevano in febbre alta e forte sudorazione.

Nonostante tutto, afferma, al di là di un solo giorno veramente critico è riuscito a risolvere la situazione grazie a una serie di medicinali. Tra questi l’ivermectina, un antiparassitario per cavalli – per capirci quello che si usa per sverminare gli animali come i cani – che gli esperti hanno più volte consigliato al pubblico di evitare.

Come ha raccontato in una live su Instagram, in realtà il cocktail di medicinali che si è autosomministrato, comprendeva anche i famosi anticorpi monoclonali ed altri farmaci oltre alla già menzionata ivermectina:

“Avevo mal di testa, febbre, sudore e per precauzione mi sono separato dagli altri familiari andando a dormire in un’altra stanza. Sapevo cosa mi stava succedendo. Il mattino dopo mi sono testato per il COVID-19 ed ero positivo. Immediatamente ho svuotato l’armadietto e mi sono preso di tutto: anticorpi monoclonali, ivermectina, prednisone, azitromicina, vitamine e altro. Ho preso questa roba per tre giorni e adesso mi sento alla grande”.

Seppur felici del suo nuovo stato di salute e di un suo ritorno per la cronaca di UFC 266, si devono comunque fare delle constatazioni. Il podcaster è chiaramente andato nel panico e non sapendo esattamente cosa fare si è inventato una personalissima terapia fai da te anti-COVID. Quel che può stupire è che senza troppo riflettere ha ingurgitato l’ivermectina, l’antiparassitario che sia l’EMA che l’FDA in più riprese hanno scoraggiato dall’assumere.

Raccontare questa strabiliante avventura nei suoi social di fronte a 13 milioni di follower potrebbe essere stata una scelta non così assennata. Soprattutto per non aver indicato che questa sostanza è effettivamente assai pericolosa e che attualmente i casi registrati di avvelenamento di persone a seguito di, sta crescendo enormemente nel paese a stelle e strisce congestionando tra l’altro le strutture sanitarie potenzialmente utili ai malati di COVID (il paradosso dell’Oklahoma).

Nonostante tutto, poteva dire almeno di aver fatto un errore, di non aver saputo cosa fare, di essersi lasciato andare al momento. E invece no, ha raccontato la cosa come se stesse facendo il resoconto delle vacanze. Hey Joe, perché?

A questo punto quindi è doveroso menzionare anche a un altro errore commesso nel passato, per capire la leggerezza con la quale il bravo commentatore spesso condisce le sue chiacchiere. Quattro mesi fa, aveva affermato che i giovani potevano tranquillamente evitare di vaccinarsi, incontrando le critiche giustamente sdegnate del top immunologo americano Anthony Fauci.

In quel caso Rogan fu costretto a correggere il tiro dichiarando innanzitutto la sua estraneità al movimento NO VAX e poi suggerendo ai follower di non essere preso troppo sul serio visto che in fin dei conti, lui non è un medico:

“Non sono un medico, non sono una fonte autorevole di informazione. Neanche per me stesso”.

Queste ultime parole la dicono lunga sulle nostre reazioni di fronte alla paura, allo spavento sia per la malattia che per il vaccino e le sue presunte controindicazioni. Non è certo questo di cui si deve accusare Joe Rogan e in generale tutte le persone. La paura esiste, spesso è anche un bene, e tutti prima o poi ne vengono a contatto. Essa tuttavia attanaglia, fa fare ca**ate e dunque bisogna farci i conti.

Al contrario, quel che un po’ deprime del podcaster, è l’aver divulgato la disinformazione al di là di tutto il terrore che si possa avere, in quanto un grande influencer non può non tener conto delle responsabilità interne al suo ruolo.

È questo il punto della questione, il fare disinformazione, ben esplicato in un recente e bellissimo video del chimico di quartiere Dario Bressanini. Il suo discorso puntuale e non scontato centra in pieno quello che seppur ben camuffato, è il vero problema di questa pandemia: il fatto che spesso non si muore di COVID-19, ma di disinformazione.

Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate al riguardo.

Written by Angelo Cenni
Caporedattore di TWISTERMMA.IT, seguo le MMA praticamente fin dall'inizio perché mi piace veder il sangue che scorre. Però solo per questioni evolutive. Sì, anche perché amo la volontà di potenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: