Quando entrò in UFC nel 2017, Justin Gaethje diventò immediatamente uno dei fighter più amati di tutto il roster. Il suo debutto contro Michael Johnson avrebbe sicuramente vinto il titolo di Fight of the Year, se la vittoria non fosse andata al match tra Eddie Alvarez e… Justin Gaethje.
Dopo la guerra con The Underground King, Gaethje affrontò un lanciatissimo Dustin Poirier nell’evento in cui Marvin Vettori andò vicinissimo a sconfiggere Israel Adesanya. The Diamond la spuntò nel quarto round.
Da allora, entrambi sono saliti di livello, cadendo però contro Khabib Nurmagomedov. Con Poirier pronto a strappare la cintura a Charles Oliveira e Gaethje in attesa della title shot dopo un altro Fight of the Year contro Michael Chandler, la voglia di rematch, mai in dubbio, è più forte che mai.
Queste le parole di Gaethje dopo la vittoria contro Chandler:
“Questa era un’opportunità di prendere il controllo della situazione. Una vittoria qualunque non sarebbe bastata. Questo è l’unico modo in cui so vincere. Ora la UFC dovrebbe mettere in dubbio l’integrità dello sport [se decidesse di non darmi la title shot].
Spero che Oliveira vinca. Una parte di me si ricorda – dopo aver combattuto con Poirier ero fuori a fare 100 o 200 foto e mi sentivo alla grande, non c’è un pensiero o un’emozione di quel match che non rivivrei. Ma so che se Poirier dovesse riaffrontarmi, si ricorderà a analizzerà costantemente quella sera. Non era fuori a fare foto, era dolorante come non mai.
Se non mi butta già nel primo round dovrà rivivere tutto. Se battesse Oliveira, non so se mi affronterebbe. Credo ceh se ne andrebbe, direbbe basta. Quindi spero che vinca Oliveira così potremo combattere a marzo o aprile. Se vince Poirier, dovrò darmi da fare perché convincerlo a combattere ancora con me. Ora affronterebbe un psicoatico molto più rifinito e sofisticato, il rematch andrebbe in modo totalmente diverso.”
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